venerdì 28 ottobre 2011

Lavorare, una parola grossa

Questa mattina ho incontrato il mio amico Luigi che non vedevo da qualche tempo. Lui era il proprietario di una concessionaria d' automobili con un notevole fatturato. Il suo fiuto per gli affari gli ha fatto prendere la decisione di vendere la società prima che la crisi colpisse quel settore. Avendo quarantacinque anni, non gli sembrava il caso di restare a poltrire e ha deciso di collaborare con un'azienda che distribuisce prodotti per la salute ed il benessere con il sistema del Network Marketing.
Abbiamo deciso di berci un caffè insieme e parlando del suo lavoro, Luigi mi raccontava che il settore in cui opera, cresce costantemente a dispetto della crisi in essere, con una media
del 10% annuo. Conoscendolo da tempo, leggevo nei suoi occhi un qualcosa di strano e, data l'amicizia che ci lega, mi sono permesso di chiedergli di cosa si tratta. Mi ha risposto semplicemente così: " Amico mio, in questo periodo vedo molte persone che soffrono per mancanza di denaro, banbini in classe con mio figlio di otto anni che non possono permettersi di spendere 5 Euro per andare in gita con i loro compagni, amici che vanno a lavorare lontano da casa e prendono lo stipendio ogni tre o quattro mesi, persone che lavorano una settimana sì e una no, te ne rendi conto?"  Certo risposi, una crisi, come quella che stiamo vivendo attualmente, non si era mai vista. Luigi continuò il suo discorso: " Io però voglio aiutare queste persone, ma loro non vogliono essere aiutate, ed è questo il dramma! Nella mia attività attuale, insegno alle persone come ricavarsi un reddito da un'attività in proprio regolata da una legge specifica, eliminando tutti i rischi di impresa, avendo solo vantaggi e nessun obbligo. Quando però propongo a queste persone di iniziare a lavorare con me sai qual'è la risposta della maggior parte di loro? No grazie! Allora io chiedo se hanno di meglio da fare e loro mi rispondono che preferiscono aspettare e sperare di trovare un lavoro fisso e sicuro. Ma ti rendi conto? Un posto fisso e sicuro in questo periodo è come sperare di trovare una vergine in un harem. E poi fisso e sicuro cosa vuol dire? Vuol dire una busta paga da 800 Euro al mese sia che lavori sia che stai a grattarti le croste per tutta la vita? Un posto del genere non esiste più, se mai è esistito.
In ogni azienda bisogna LAVORARE e dato che bisogna farlo, perchè non farlo in proprio senza rischiare un capitale, per garantirsi un futuro migliore? In un'azienda tradizionale lavorare tanto o poco, non incide sulla  busta paga, ma nel mio lavoro, più lavori, più produci fatturato più guadagni. Molte persone che collaborano con me part-time, si accontentano di quattro/cinquecento Euro al mese che gli permettono una certa tranquillità, altri guadagnano molto di più, ma è naturale dato che il tempo che dedicano a questa attività è superiore.Ti voglio fare un'altro esempio: ho pubblicato degli annunci lavoro specificando che cerco persone motivate e decise. Mi arrivano decine di richieste informazioni a cui rispondo tramite un file che spiega dettagliatamente l'attività da svolgere con il mio indirizzo email e il mio telefono per contattarmi nel caso la proposta susciti in loro un certo interesse. Sai quanti mi hanno risposto per approfondire l'argomento? Nell'ultimo periodo solo una persona. Ma la cosa bella è che questa persona nonostante l'iniziale scietticismo, ha deciso di fidarsi di me e applicare quanto gli suggerivo. Sai che risultato ha ottenuto? Ha portato a casa in 15 giorni una busta paga molto interessante, simile a quanto guadagnava in un mese del suo precedente lavoro. Capisci perchè soffro intimamente quando vedo persone in difficoltà?"
Sentendo queste parole, mi sono arrabbiato ancora di più, perchè sintetizzando il tutto abbiamo da una parte Luigi che vuole aiutare le persone a superare la crisi finanziaria che stanno vivendo, e dall'altra le persone che sono talmente cieche da non vedere tutte le opportunità che esistono e decidere almeno di provare. Se si prova, impegnandosi seriamente, un risultato sicuramente lo si raggiunge: o ci si rende conto di aver intrapreso un'attività che non ci piace oppure scopriamo il lavoro della nostra vita. Solo chi non agisce non impara.
Sono talmente arrabbiato che non vorrei dare la pssibilità a chi cerca lavoro di provare, ma siccome Luigi è un amico, se volete lavorare con lui cliccate qui.

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